Un territorio da vivere, tra natura, storia e autenticità
Alla scoperta delle meraviglie che circondano l’Albergo Panorama: borghi autentici, sentieri panoramici, attività all’aria aperta e paesaggi mozzafiato. Un invito a vivere la Valle Vigezzo in ogni stagione, tra natura, sport, cultura e tradizioni locali.
La Valle Vigezzo
Sospesa tra Italia e Svizzera, la Valle Vigezzo è una perla incastonata a 800 metri d’altitudine, unica nel suo genere tra le vallate dell’Ossola. Qui, l’Alpe si fa tavolozza: i colori cambiano con le stagioni e dipingono paesaggi sempre nuovi. Non a caso, questo angolo magico è conosciuto come la “Valle dei Pittori”.
Di origine glaciale, la Vigezzo è un vero e proprio corridoio naturale tra la Val d’Ossola e il Canton Ticino, modellato nei millenni da ghiacci, venti e silenzi. I boschi di faggio, larice e abete si alternano a castagneti secolari, piccoli laghi e cime che sembrano sfiorare il cielo. A rendere il tutto ancora più suggestivo, chiese affrescate, antichi oratori, baite in pietra e case dai muri dipinti emergono come preziosi dettagli di un paesaggio da cartolina.
Questa valle è una destinazione viva per chi ama muoversi e respirare natura: sentieri per ogni livello, itinerari ciclabili, percorsi equestri, downhill tra i boschi, ma anche sport all’aria aperta come tennis, golf, minigolf, tiro con l’arco e nuoto nella piscina scoperta. In inverno, il paesaggio si trasforma e accoglie sciatori, escursionisti con ciaspole e appassionati di fondo e pattinaggio.
E per chi cerca emozioni da brivido? Dalla Piana di Vigezzo, a 1700 metri, si può spiccare il volo in parapendio o deltaplano e ammirare la valle dall’alto, in tutta la sua bellezza.
ph. Melissa Tonetti
Ferrovia Vigezzina-Centovalli – Un treno tra cielo e montagne
Non è solo un mezzo di trasporto, ma un’esperienza da vivere finestrino dopo finestrino: la Ferrovia Vigezzina-Centovalli attraversa la Valle Vigezzo come una linea sottile tra natura, storia e meraviglia.
Il percorso, tra i più spettacolari dell’arco alpino, collega la vivace Domodossola alla raffinata Locarno, regalando scorci continui su foreste, ponti vertiginosi, borghi sospesi nel tempo e vallate dorate.
Con il biglietto “Vigezzina no limits!” è possibile salire e scendere a piacimento in tutte le stazioni, come su una metropolitana panoramica a cielo aperto: il modo perfetto per esplorare ogni angolo della valle in libertà.
E in autunno, arriva il momento più atteso: il Treno del Foliage®, un viaggio incantato tra colori caldi, boschi infiammati e piccoli villaggi che sembrano usciti da un quadro impressionista.
Un’esperienza da non perdere.
Piana di Vigezzo – La terrazza bianca dell’Ossola
A oltre 1700 metri di altitudine, affacciata come un balcone naturale sulla Valle Vigezzo, la Piana è un angolo di montagna autentica, dove l’inverno regala scenari di silenziosa bellezza e giornate da vivere sulla neve.
Qui si scia con lo sguardo che spazia fino al Lago Maggiore e alle cime svizzere: la stazione offre piste per ogni livello, dalla scuola sci ai tracciati più tecnici, con impianti moderni e ben collegati alla sottostante Santa Maria Maggiore grazie a una comoda cabinovia.
Ma la Piana non è solo sci alpino: ci sono percorsi per ciaspole e sci di fondo, un’area bob per i più piccoli e rifugi accoglienti dove gustare sapori locali davanti al camino.
D’estate, invece, si trasforma in un paradiso per escursionisti e amanti della natura, con sentieri panoramici, pascoli e alpeggi, tra boschi di larici e cieli limpidi.
La Piana di Vigezzo è un luogo dove il tempo rallenta e la montagna si mostra nella sua forma più semplice e sincera — perfetta per chi cerca sport, quiete e bellezza.
ph. Guido Cavallini
Malesco – Pietra, acqua e memoria nel cuore della Vigezzo
Malesco custodisce l’anima più autentica della valle. È un borgo fatto di pietra e di storia, dove ogni angolo racconta il legame profondo tra l’uomo, la montagna e i suoi elementi: l’acqua, il legno, il granito.
Passeggiando tra i vicoli lastricati, si incontrano antiche fontane, portali scolpiti, affreschi religiosi e palazzi signorili che testimoniano la lunga tradizione di emigrazione e artigianato che ha arricchito il paese nei secoli. Il Museo del Parco Nazionale della Val Grande, ospitato nell’ex latteria, racconta invece la montagna selvaggia appena oltre il confine del paese: un mondo di silenzi, faggi e antichi alpeggi.
Malesco è anche cultura viva: eventi, rassegne teatrali, iniziative dedicate alla tradizione walser e alla tutela del paesaggio fanno del borgo un piccolo centro dinamico e accogliente, in ogni stagione dell’anno.
Punto di partenza ideale per escursioni, passeggiate e attività all’aria aperta, Malesco unisce il fascino della storia al respiro della natura, nel cuore verde della Valle Vigezzo.
ph. Massimiliano Riotti
Rossetti Valentini – L’anima artistica della Vigezzo
Nel cuore del borgo di Santa Maria Maggiore, a pochi minuti dall’Albergo Boschetto, sorge un luogo dove il tempo sembra essersi fermato tra tele, pennelli e visioni alpine: la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”.
Riaperta dopo un attento restauro e oggi ancora più ricca, questa storica scuola racconta due secoli di pittura vigezzina attraverso opere straordinarie che portano la firma dei grandi maestri del territorio: da Carlo Giuseppe Borgnis, detto “Sparsicin”, a Carlo Fornara, passando per Giacomo Rossetti ed Enrico Cavalli.
Fondata nel 1878 dal pittore Giovanni Maria Rossetti Valentini, artista emigrato in Francia e poi tornato nella sua valle, la scuola nacque come un gesto di restituzione: offrire lezioni gratuite di disegno e ornato ai giovani del luogo. Da allora, la Rossetti Valentini è diventata un punto di riferimento unico nel panorama artistico alpino, crocevia di creatività, formazione e cultura.
Oggi, varcare la sua soglia significa immergersi in un mondo fatto di paesaggi dipinti, volti raccontati con il colore e storie che s’intrecciano tra le sale di un edificio che è esso stesso un’opera d’arte.
fonte visitossola.it
Casa del Profumo “Feminis-Farina” – Le origini nobili dell’Acqua di Colonia
Nel cuore di Santa Maria Maggiore, affacciata sulla vivace Piazza Risorgimento, si trova un luogo dove storia e fragranze si incontrano: la Casa del Profumo “Feminis-Farina”.
Non è un semplice museo, ma un vero viaggio olfattivo e sensoriale che racconta l’incredibile storia di due uomini partiti dalla Valle Vigezzo con un sogno profumato in valigia: Giovanni Paolo Feminis e Giovanni Maria Farina. Furono loro, emigrati in Germania nel Settecento, a dare vita alla leggendaria Acqua di Colonia, inizialmente conosciuta come Aqua Mirabilis, un’essenza fresca e medicamentosa che conquistò l’Europa.
Il percorso espositivo unisce multimedialità, memoria e suggestione: si esplorano antiche ricette, botaniche alpine e storie di commercio e viaggi. All’esterno, un giardino aromatico con serra accoglie i visitatori tra profumi e piante officinali, mentre lo spazio vendita propone una selezione di prodotti ispirati alla formula originale.
Un piccolo gioiello che onora il legame tra la Valle Vigezzo e il mondo del profumo.
fonte visitossola.it
Museo dello Spazzacamino – La memoria che risale dai camini
C’è un museo, nel cuore verde di Villa Antonia a Santa Maria Maggiore, che racconta una storia di fatica, emigrazione e riscatto: è il Museo dello Spazzacamino, un omaggio al mestiere che ha segnato per secoli la vita della Valle Vigezzo.
Qui si conservano abiti, attrezzi e oggetti autentici donati dagli stessi spazzacamini che, ancora oggi, ogni settembre tornano da ogni angolo del mondo per partecipare al Raduno Internazionale. Ma più che una collezione, il museo è un percorso emozionale e immersivo: si entra letteralmente in una canna fumaria, si ascoltano suoni e testimonianze, si rivive la vita dei rüska, i piccoli ramoni, bambini mandati a lavorare nei comignoli delle città.
Un’esperienza toccante che parla di povertà, ma anche di orgoglio e riscatto: molte famiglie vigezzine, infatti, hanno costruito fortune partendo proprio da questo mestiere.
ph. Marco Cerini
Re – Il santuario che parla al cuore
Nel silenzio raccolto di Re, ultimo paese italiano prima del confine con la Svizzera, si erge maestoso il Santuario della Madonna del Sangue, uno dei luoghi di culto più amati e suggestivi del Piemonte.
La sua storia affonda le radici nel miracolo del 1494, quando un affresco della Madonna del Latte – sulla facciata dell’antica chiesa di San Maurizio – cominciò a sanguinare. Quel sangue, oggi custodito in una piccola ampolla di cristallo, è diventato il simbolo di un luogo che accoglie ogni anno migliaia di pellegrini.
La basilica, costruita tra il 1922 e il 1958, domina l’abitato con la sua cupola imponente e il suo silenzioso invito alla preghiera. Ogni primavera, dal 29 aprile al 1° maggio, si svolge il pellegrinaggio a piedi da Domodossola: un cammino tra fede, natura e storia.
ph. Marco Cerini
Locarno – Dove le Alpi si riflettono nel lago
Ultima fermata della Vigezzina-Centovalli, Locarno accoglie i visitatori con la sua eleganza rilassata e il clima dolce che la rende unica in ogni stagione.
Adagiata sulle sponde svizzere del Lago Maggiore, la città è un invito alla lentezza: passeggiate tra palme e camelie nel Parco delle Camelie, shopping nei vicoli della Città Vecchia, visite al Castello Visconteo o momenti di convivialità in Piazza Grande, teatro di eventi come il Locarno Film Festival o l’incantato Winterland.
Dall’alto, il Santuario della Madonna del Sasso, aggrappato a uno sperone di roccia, regala uno dei panorami più emozionanti sul lago e sulle montagne circostanti.
fonte www.ascona-locarno.com
Domodossola – La cultura sotto le Alpi
Adagiata tra le valli e ben collegata dalla Vigezzina-Centovalli, Domodossola è la porta d’accesso all’Ossola e una città viva, elegante e sorprendente.
Il suo centro storico, riportato all’antico splendore grazie a un grande progetto di restauro, conserva l’atmosfera medievale tra vicoli in pietra, portici e antichi palazzi. Cuore pulsante è Piazza Mercato, salotto cittadino incorniciato da edifici storici oggi sede di musei, gallerie e attività culturali.
Domodossola è anche shopping e tradizione: ogni sabato il mercato attira curiosi e turisti da tutto il nord Italia e oltre. E a pochi passi dal centro, il Sacro Monte Calvario, Patrimonio UNESCO, offre una suggestiva immersione spirituale e panoramica tra cappelle, boschi e silenzi.
ph. Marco Cerini



